Io Sono la Soglia
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Un classico che da sempre introduce alla Visione di Osho.
Un classico che da sempre introduce alla Visione di Osho.
Estratto:
"Non vi è un fine nella vita; l′esistenza non è finalizzata. Ecco perché viene detta leela, un gioco. L′esistenza in se stessa non ha fini da realizzare. Non va da nessuna parte; non si muove verso un fine… tuttavia si muove, tuttavia avvengono molte cose. Ecco perché deve essere soltanto ciò che viene detto leela, un gioco, un puro fluire d′energia.
Quando tu sai di essere parte della consapevolezza cosmica, ti rendi conto che non vi è alcun fine. La tua esistenza è un gioco. Naturalmente, il gioco diviene cosmico, multidimensionale – l′agire non ha sosta – ma tuttavia non è presente colui che agisce, e non vi è un fine. Queste due cose non esistono. È solo un gioco.
È necessario tenerlo sempre presente: chi agisce non può esistere senza un fine, e un fine non può esistere senza uno che agisce. Sono le due polarità di un unico ego. L′ego si sente inquieto e a disagio se non vi è un fine; si realizza tramite i fini. Qualcosa deve essere fatta; e ci si realizza facendola. Bisogna arrivare a qualche destinazione, bisogna fare qualcosa, bisogna farsi un nome… quindi l′ego è finalizzato.
L′esistenza, invece, è non–finalizzata. E se tu non sai ciò che sta al di là dell′ego, al di là del fine, sei assolutamente ignorante. Per me, tutto è soltanto un gioco… e non vi è alcun fine. Tuttavia accadono molte cose. Tu puoi domandare perché accadono.Accadono perché non ha scopo fermarle e perché non vi è nessuno che le ostacoli. Mi comprendi? Non vi è nessuno che le ostacoli, e non ha scopo ostacolarle. È nella natura delle cose che esse accadano.
Se tu lasci che accada ciò che sta accadendo, divieni un passaggio. Se sei attivo, non puoi essere un passaggio, non puoi essere un mezzo. Solo la passività fa di te un mezzo. Passività significa che tu non sei; non si tratta semplicemente di passività verbale. L′ego è sempre attivo, e quindi nel momento in cui tu sei passivo, l′ego non è. Passività significa assenza dell′ego. Io sono totalmente passivo. Qualunque cosa accada, accade. Non chiedo mai perché, poiché non vi è nessuno a cui chiederlo.
Soltanto gli esseri umani chiedono "Perché? ", quindi solo gli esseri umani vivono nell′ansia. Quando la mente umana diviene ansiosa, crea gli interrogativi, e poi fornisce le risposte. Poiché gli interrogativi non hanno senso, meno ancora ne hanno le risposte. Ma noi non ci sentiamo tranquilli se non troviamo risposte agli interrogativi fabbricati da noi stessi, e perciò continuiamo a trovare risposte e a creare domande nuove.
Se sei capace di render ti conto di quanto è assurdo formulare interrogativi e rispondere ad essi, allora capirai che in effetti non fai altro che monologare, parlare con te stesso. Anche se sei tu a chiedere e io a rispondere, è sempre la mente umana che chiede e la mente umana che risponde. È soltanto il gioco a nascondino della stessa mente. Non comporta nessuna differenza, chi sia a chiedere e chi sia a rispondere. La mente umana chiede, la mente umana risponde.
Abbiamo creato una confusione di domande e di risposte: tuttavia non è stata data una risposta a una sola domanda. Gli interrogativi rimangono dove sono sempre stati. Se riesci a comprendere tutta questa profusione di interrogativi e di risposte, questo insignificante, inutile sforzo che non approda a nulla… se, come in lampo, divieni consapevole di questa follia… allora puoi ridere dell′assurdità della mente umana. E nel momento stesso in cui ne ridi, trascendi completamente la mente umana. Allora non vi sono più interrogativi e non vi sono più risposte. Allora puoi semplicemente vivere: non vi è alcun fine e non vi è alcuna causa. Allora vivere è sufficiente." Osho, Io Sono La Soglia, Capitolo #1
Quando tu sai di essere parte della consapevolezza cosmica, ti rendi conto che non vi è alcun fine. La tua esistenza è un gioco. Naturalmente, il gioco diviene cosmico, multidimensionale – l′agire non ha sosta – ma tuttavia non è presente colui che agisce, e non vi è un fine. Queste due cose non esistono. È solo un gioco.
È necessario tenerlo sempre presente: chi agisce non può esistere senza un fine, e un fine non può esistere senza uno che agisce. Sono le due polarità di un unico ego. L′ego si sente inquieto e a disagio se non vi è un fine; si realizza tramite i fini. Qualcosa deve essere fatta; e ci si realizza facendola. Bisogna arrivare a qualche destinazione, bisogna fare qualcosa, bisogna farsi un nome… quindi l′ego è finalizzato.
L′esistenza, invece, è non–finalizzata. E se tu non sai ciò che sta al di là dell′ego, al di là del fine, sei assolutamente ignorante. Per me, tutto è soltanto un gioco… e non vi è alcun fine. Tuttavia accadono molte cose. Tu puoi domandare perché accadono.Accadono perché non ha scopo fermarle e perché non vi è nessuno che le ostacoli. Mi comprendi? Non vi è nessuno che le ostacoli, e non ha scopo ostacolarle. È nella natura delle cose che esse accadano.
Se tu lasci che accada ciò che sta accadendo, divieni un passaggio. Se sei attivo, non puoi essere un passaggio, non puoi essere un mezzo. Solo la passività fa di te un mezzo. Passività significa che tu non sei; non si tratta semplicemente di passività verbale. L′ego è sempre attivo, e quindi nel momento in cui tu sei passivo, l′ego non è. Passività significa assenza dell′ego. Io sono totalmente passivo. Qualunque cosa accada, accade. Non chiedo mai perché, poiché non vi è nessuno a cui chiederlo.
Soltanto gli esseri umani chiedono "Perché? ", quindi solo gli esseri umani vivono nell′ansia. Quando la mente umana diviene ansiosa, crea gli interrogativi, e poi fornisce le risposte. Poiché gli interrogativi non hanno senso, meno ancora ne hanno le risposte. Ma noi non ci sentiamo tranquilli se non troviamo risposte agli interrogativi fabbricati da noi stessi, e perciò continuiamo a trovare risposte e a creare domande nuove.
Se sei capace di render ti conto di quanto è assurdo formulare interrogativi e rispondere ad essi, allora capirai che in effetti non fai altro che monologare, parlare con te stesso. Anche se sei tu a chiedere e io a rispondere, è sempre la mente umana che chiede e la mente umana che risponde. È soltanto il gioco a nascondino della stessa mente. Non comporta nessuna differenza, chi sia a chiedere e chi sia a rispondere. La mente umana chiede, la mente umana risponde.
Abbiamo creato una confusione di domande e di risposte: tuttavia non è stata data una risposta a una sola domanda. Gli interrogativi rimangono dove sono sempre stati. Se riesci a comprendere tutta questa profusione di interrogativi e di risposte, questo insignificante, inutile sforzo che non approda a nulla… se, come in lampo, divieni consapevole di questa follia… allora puoi ridere dell′assurdità della mente umana. E nel momento stesso in cui ne ridi, trascendi completamente la mente umana. Allora non vi sono più interrogativi e non vi sono più risposte. Allora puoi semplicemente vivere: non vi è alcun fine e non vi è alcuna causa. Allora vivere è sufficiente." Osho, Io Sono La Soglia, Capitolo #1
In this title, Osho talks on the following topics:inizio ... grazia ... amore ... cambiare ... dormire ... momento ... risposta ... Bodhidharma ... Sariputta ... bodhi
Editore | Edizioni Mediterranee (Italy) |
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ISBN-13 | 9788827208366 |
Number of Pages | 208 |
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